“Avevo circa tre anni quando addentai la mia prima schiacciatina.”
“Ero in pineta a Castiglioncello di fronte al Tennis Club da cui proveniva. È un ricordo nitidissimo. Durante l’estate andavo spesso, su mia richiesta, accompagnato dalla nonna.
Avendo da parte materna parentela toscana ho sempre avuto contatto con la loro ricca e gustosa offerta gastronomica. Generalmente sono cibi semplici derivanti da una cucina povera ma estremamente geniale.
Con poco creano semplici ed inimitabili prelibatezze famose in tutto il mondo.”
“La schiacciata veniva fatta nel podere dei nonni la domenica quando si accendeva il forno. Il loro pane, di grossa pezzatura (bozza) senza sale, durava, avvolto in uno straccio umido, tutta la settimana. Era l’occasione per produrre la schiacciata, una sorta di pane della festa arricchito con abbondante sale ed olio extravergine, il loro extravergine e, ovviamente, schiacciato, da qui il nome, su una teglia ben unta o sulla pala di legno. Tutti la apprezzavano e creava una lieta occasione di convivialità.
Quel sapore e quella croccantezza li ho cercati per tutta la vita.”
Filippo Siebaneck, fondatore e amministratore di Schiaccia S.r.l., così descrive i suoi primi contatti con la schiacciata toscana. Un pane semplice, leggero, schietto con pochi ingredienti sani e genuini.